venerdì 30 maggio 2008
Libertà al Tibet
domenica 25 maggio 2008
Gomorra

Dopo il romanzo di Roberto Saviano, Matteo Garrone prova a riprodurre la realtà delle Vele di Secondigliano e la vita a Casal di Principe, entrambe sotto il dominio camorristico. Meno coinvolgente e provocatorio del romanzo, il film, con una narrazione tutt’altro che lineare, si ferma all’osservazione e alla conoscenza del sistema camorristico. Il punto di vista resta quello esterno, da parte di chi guarda le cose da una zona libera, pulita, senza esserne coinvolto davvero. Il romanzo, diversamente, è coraggioso. E’ temerario e pronto ad alzare la testa e guardare in faccia Francesco Schiavone o Salvatore Giuliano.
Il film non lascia una soluzione, perché non c’è. E’ un messaggio di completa impotenza nei confronti de ‘o sistema. Si parla di una criminalità internazionale presente e difficile da cambiare. Non esiste diagnosi di recupero. Non è ancora stato inventato un vaccino sicuro per queste terre campane. In questo barlume di impotenza, forse restano solo due le immagini che restituiscono una speranza per un cambiamento possibile. Il sopraffino sarto Pasquale che smette di mettere la sua arte al servizio del lavoro nero finanziato dai clan e destinato all´alta moda mondiale del "made in Italy". E il neolaureato Roberto che si ribella al datore di lavoro, che tratta rifiuti tossici per conto di rispettabilissimi interlocutori del nord Italia.
Aldilà dello spettacolo cinematografico, le immagini del traffico di rifiuti tossici da seppellire nelle cave abusive del napoletano, i depositi di armi nascosti insieme alle bufale del casertano, gli adolescenti che imparano a diventare uomini alla scuola delle armi e aspirano ad essere affiliati ai clan per avere la moto e i vestiti buoni, le donne-imprenditrici che gestiscono i soldi…chiamano ad un attento esame di coscienza.
‘O sistema è un’ azienda che produce potere e ricchezza, violenza e controllo capillare, i quali costituiscono l’architettura di questo enorme fenomeno dove lecito e illecito non hanno confine, dove principi giuridici, leggi, stato di diritto non esistono.Gli stessi imprenditori che operano nella “legalità” hanno bisogno di manodopera a costo quasi zero procurata dal ‘O sistema e non potrebbero perciò vivere senza di esso. L’illegale sta alla base di ciò che appare legale.
venerdì 23 maggio 2008
23 Maggio 1992

Parlamento Pulito?!
Ogni anno la Corte dei conti segnala la presenza, nelle amministrazioni dei vari ministeri, di centinaia di condannati (non solo per reati contro la Pubblica amministrazione, ma anche per violenza sessuale e per pedofilia) e non c’è verso di mandarli a casa. Idem per il Parlamento: chi corrompe i giudici o aiuta la mafia o incassa tangenti a tutto spiano e poi (ma anche prima) ha l’accortezza di rifugiarsi in una delle due Camere, diventa intoccabile. La legge proibisce ai condannati a pene complessivamente superiori a 2 anni per delitti contro la Pubblica amministrazione di candidarsi nei consigli comunali, provinciali e regionali; e prevede la sospensione degli eletti nei tre enti locali in caso di condanna al primo grado, e la loro decadenza in caso di condanna passata in giudicato. La regola, però, non vale per i parlamentari, per i ministri, per i presidenti del Consiglio. Una strana dimenticanza che ha una sola spiegazione: le leggi non le fanno i consigli comunali, provinciali e regionali. Le fa il Parlamento. Così i condannati che non possono più metter piede negli enti locali trasmigrano alla Camera, al Senato, al Governo e all’Europarlamento. Lì si può tutto. Non si butta via niente.
Dove sono i pregiudicati:
Camera: 49 Senato: 26 Parlamento europeo: 7
Categorie penali
Assolti per legge 1
L’hit parade dei partiti
Forza Italia 29 Alleanza nazionale 14 Udc 10 Lega Nord 8 Movimento per l'autonomia 1 Dc 1 Psi 1 Gruppo misto 1
La classifica dei reati
VENTICINQUE PARLAMENTARI ITALIANI CHE HANNO SUBITO UNA CONDANNA DEFINITIVA:
1. Berruti Massimo Maria (FI): favoreggiamento. 2. Biondi Alfredo (FI): evasione fiscale (reato poi depenalizzato). 3. Bonsignore Vito (Udc): corruzione. 4. Borghezio Mario (Lega Nord): incendio aggravato. 5. Bossi Umberto (Lega Nord): finanziamento illecito e istigazione a delinquere. 6. Cantoni Giampiero (FI): corruzione e bancarotta. 7. Carra Enzo (Margherita): falsa testimonianza. 8. De Angelis Marcello (An): banda armata e associazione sovversiva. 9. D’Elia Sergio (Rosa nel pugno): banda armata e concorso in omicidio. 10. Dell’Utri Marcello (FI): false fatture, falso in bilancio e frode fiscale. 11. Del Pennino Antonio (FI): finanziamento illecito. 12. De Michelis Gianni (Psi): corruzione e finanziamento illecito. 13. Farina Daniele (Prc): fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi e inosservanza degli ordini dell’autorità. 14. Jannuzzi Lino (FI): diffamazione aggravata. 15. La Malfa Giorgio (FI): finanziamento illecito. 16. Maroni Roberto (Lega Nord): resistenza a pubblico ufficiale. 17. Mauro Giovanni (FI): diffamazione aggravata. 18. Nania Domenico (An): lesioni volontarie personali. 19. Patriciello Aldo (Udc): finanziamento illecito. 20. Pomicino Paolo Cirino (Dc): corruzione e finanziamento illecito. 21. Previti Cesare (FI): corruzione giudiziaria. 22. Sterpa Egidio (FI): finanziamento illecito. 23. Tomassini Antonio (FI): falso in atto pubblico. 24. Visco Vincenzo (Ds): abuso edilizio. 25. Vito Alfredo (FI): corruzione.
giovedì 22 maggio 2008
L'Italia che (non) ci rappresenta
Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio: Gianni Letta Paolo Bonaiuti (Editoria) Gianfranco Miccichè (CIPE) Carlo Giovanardi (Famiglia, Droga, Servizio civile) Michela Vittoria Brambilla (Turismo) Aldo Bran cher (Federalismo) Rocco Crimi (Sport) Maurizio Balocchi (Semplificazione normativa)
1.Affari Esteri Franco Frattini Sottosegretari: Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Alfredo Mantica, Enzo Scotti
Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto
Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi
Pubblica amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta
Pari opportunità Mara Carfagna
Politiche Comunitarie Andrea Ronchi
Rapporti con il Parlamento Elio Vito
Riforme per il Federalismo Umberto Bossi
Politiche per i Giovani Giorgia Meloni
Semplificazione Normativa Roberto Calderoli
sabato 17 maggio 2008
La Terra dei Rifiuti
giovedì 1 maggio 2008
lavORO
Oggi, nel Giorno del Lavoro, mi viene in mente Marx. Nel 1861 scriveva:"il lavoro è un processo che si svolge fra l'uomo e la natura, nel quale l'uomo, per mezzo della propria azione, media, regola e controlla il ricambio organico fra se stesso e la natura: contrappone se stesso, quale una fra le potenze della natura, alla materialità della natura. Egli mette in moto le forze naturali appartenenti alla sua corporeità, braccia e gambe, mani e testa, per appropriarsi dei materiali della natura in forma usabile per la propria vita.". Ripenso al contributo che egli ha dato sul significato di questo concetto che in tanti oggi storpiano, semplificano, trasformano, ne fanno strumento elettorale. Oggi, questa parola, LAVORO, sembra divenuta urgente e temuta insieme. Perchè non è possibile morire per il lavoro:"Il lavoro non è una condanna per l’uomo, ma il lavoro è l’uomo stesso nel suo modo specifico di farsi uomo. Il lavoro è l’unica manifestazione della libertà umana, ovvero della capacità di formare la propria esistenza specifica."