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martedì 11 gennaio 2011

2011 idee

Scrivere le 2011 idee elaborate in questi ultimi mesi in vista dell'anno nuovo sarebbe troppo complicato e forse anche noioso. Scriverne alcune può risultare invece interessante. Da questo nuovo anno non voglio aspettarmi nulla. Non voglio aspettarmi nulla da questo governo e da tutti quelli che prendono scelte decisionali a livello nazionale e globale. Dai politici o dai sindacati. Dalle Ong o dai comitati specifici. Dall'Italia delle emergenze o da quella dei "io non vado più a votare". Dalla Chiesa o dai gruppi associativi. Preferisco invece aspettarmi da me stessa di portare avanti almeno la metà delle idee elaborate. Voglio un anno in cui potrò finalmente realizzare un elaborato di tesi che possa darmi soddisfazione e che possa essere uno specchio pulito della realtà, privo di ogni giudizio o lente deformante agli occhi del lettore. Un anno di cambiamenti: città, casa, macchina, compagni di viaggio, libri, persone; il quale comporta inevitabilmente paure ed entusiasmi che si alternano nel corso dei giorni. Un anno con la voglia e l'intenzione di migliorare una lingua, leggere con più assiduità, trovare un lavoretto nel weekend, diventare una volontaria presente e attiva nella Jerry Masslo, svolgere per bene il mio ruolo di tirocinante. Sarà l'anno giusto per laurearmi, continuare a viaggiare, andare per un mese a lavorare in una fattoria, provare a fare domanda di servizio civile all'estero, prendermi cura di una pianta, incontrare una persona speciale che mi stimoli la mente e che mi faccia accelerare il battito del cuore.
Alcune idee ci sono. Altre si svilupperanno. Il tempo per darle una vita sembra proprio iniziato.

domenica 9 gennaio 2011

Inizio viennese

Il 2011 è arrivato superando ogni aspettativa (in bene o in male, in un senso e nel suo opposto).
Passeggiare su uno strato di neve ghiacciata con 8 gradi sotto zero di fronte al bellissimo Parlamento di Vienna ricordando il mare di Vietri con il vento sulla faccia e l'acqua fredda sotto i piedi.
Bere un caffè chiamato melange di schiuma di latte e acqua al gusto di caffè apprezzando quella tazzina al Vecchia Napoli dopo pranzo prima di andare in bottega.
Mangiare su una tavola di legno pulita pensando alla faccia di mia madre che non sa stare senza una tovaglia colorata sotto il piatto.
Guardare wurstel di cervo essicare in un magazzino sentendo in bocca il gusto della sopressata di papà.
Sentire il profumo di una cantina piena di vecchie botti immaginando una bottiglia di Fiano da condividere.
Ridere guardando un coniglio attraversare la strada, un cane pastore mentre ti salta sulle spalle, un gruppo di maialini marroni e pelosi che vogliono rosicchiarti il maglione, mi fa tornare con la mente sulla collinetta d'infanzia quando Kelly e i suoi cuccioli di husky correvano a salutarmi di ritorno dalla scuola.
Gustare un vin brulè bianco su un divano letto davanti a un film, spostando il pensiero verso mia nonna in cucina che prepara le mele cotte con il miele.
Emozionarsi di fronte a un rosso tramonto su un lago ghiacciato, mentre ai tuoi occhi appare la luce di una nuova vita.
L'anno che è entrato sta mostrando un nuovo percorso. Con la speranza di fare le scelte giuste do il benvenuto a lui e ad una nuova me.