Repubblica.it > Esteri

Pagine

mercoledì 10 gennaio 2007

L' impronta ecologica

Se prendiamo un pesciolino e lo mettiamo in un laghetto grande quanto una piscina, quel pesciolino camperà a lungo senza problemi. Se nello stesso laghetto ci mettiamo un milione di pesciolini, dopo 3 giorni li troviamo tutti morti. Motivo: la quantità di pesciolini immessi nel laghetto è superiore alla capacità di quest' ultimo di fornire cibo e ossigeno per tutti. Questo semplice esempio ci ricorda che la vita di tutte le creature dipende da un substrato di natura che per le piante è costituito dal suolo, dall' acqua, dal sole, da alcuni minerali fondamentali; per gli erbivori è costituito dall' aria, dai pascoli e dall' acqua; per i carnivori è costituito dall' aria, dalla presenza degli animali e dall' acqua.
Anche la vita dell' essere umano si fonda su un substrato di natura, ma siccome è onnivoro e oltre a mangiare ha molte altre esigenze(abitare, vestire, giocare, studiare, ecc), la natura di cui ha bisogno è varia e comprende il terreno da coltivare, da pascolo, per la casa, per le strade, per fini ernergetici e minerari, il mare per la pesca, le foreste. Le esigenze degli esseri umani non sono determinabili a priori né sono valide per tutti, perché variano in base alla cultura, alla tecnologia, al clima, alla posizione di potere di ciascuno. Per questo ogni individuo pesa sulla natura in maniera diversa. Chi mangia 3kg di carne al giorno, fa 200km al giorno in Mercedes, cambia vestito 3volte al giorno, ha una casa di 200mq, tiene sempre le luci accese, utilizza un substrato di natura ben diverso dall' asceta che mangia un piatto di riso al giorno, che si muove solo a piedi, che ha solo due paia di vestiti.
Proprio per valutare quanto ognuno di noi pesa sulla natura in base al proprio stile di vita è stato coniato il concetto di "impronta ecologica", che esprime la quantità di terra e di mare che serve per ottenere tutti i beni che consumiamo. E' stato calcolato che il tenore di vita di un italiano medio richiede 2,21 ettari di terreno ai fini energetici, 0,81 ettari a fini agricoli, 0,18 ettari a pascolo, 0,06 ettari a fini edificabili, 0,30 ettari di foreste e 0,27 ettari di mare. In totale l' impronta ecologica di un italiano medio è di 3,84 ettari contro 9,70 di uno statunitense e 0,77 di un indiano.

Nessun commento: