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sabato 18 aprile 2009

La primavera antirazzista comincia


Pochissimo o nessuno spazio oggi nei nostri telegiornali per la manifestazione di questa mattina a Castelvolturno, in provincia di Caserta, per ricordare sei amici africani, di varie regioni, e un italiano, uccisi a fuoco dal gruppo di Giuseppe Setola nella notte tra il 18 e il 19 settembre 2008. Esattamente sette mesi fa, in questa stessa ora, sette persone innocenti morivano per mano della comorra. Colpiti a freddo da 130 proiettili partiti dalle mani di sette sicari a bordo di un'auto e una moto che impugnavano kalashnicov, una calibro 9x21 e una 9x19. Ritenuti immediatamente responsabili di una resa dai conti da parte del clan per punire gli immigrati di spacciare droga in una piazza da loro controllata. Il luogo comune è sempre lo stesso da queste parti: se ti hanno ammazzato e perchè c'eri dentro anche tu. I senegalesi hanno protestato. Un altro capro espiatorio per deviare l'attenzione dal problema reale: la guerra tra clan, in particolare quello dei casalesi. Importante è ricordare i loro nomi sono: Kwame Yulius Francis, Samuel Kwaku e Alaj Ababa, del Togo, Cristopher Adams e Alex Geemes della Liberia e Eric Yeboah del Ghana. Nessuno di loro aveva precedenti penali. E nessuno di loro aveva contatti con la camorra.

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