Per un giorno, quello che dà il benvenuto alla primavera, Napoli è stata protagonista della XIV Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo di tutte le vittime di mafia. Una città che ha ospitato, secondo gli organizzatori (in particolare Libera Avellino!) 150 mila persone provenienti da tutta Italia, e non solo. Quest'anno c'erano anche parenti di vittime di mafia provenienti dalla Polonia, Russia, gli amici del Senegal.
Abbiamo camminato, ascoltato e guardato con attenzione. 500 famiglie colpite dalle mafie erano presenti. Insieme ai tanti studenti e giovani. E don Tonino Palmese. E don Luigi Ciotti. Con la sua forza di gridare "voi istituzioni dovete fare la vostra parte, se noi cittadini c'impegnamo a fare la nostra" guardando il sindaco Iervolio e il presidente Bassolino. Com'era immaginabile, non sono mancati i fischi quando Bassolino ha letto alcuni dei nomi vittime di mafia. Ma non sono mancati neanche gli applausi per alcune testimonianze e per il rappresentate del senegal a castelvolturno, dopo l'uccisione brutale di 7 senegalesi per mano della camorra. Inaspettata e improvvisa anche la presenza di Saviano e della sua voce tremolante mentre pronunciava quei nomi.
Nessun commento:
Posta un commento