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venerdì 21 marzo 2014

Bologna ricorda le vittime di mafia

Bologna, il 21 marzo 2014, ha sfilato da Piazza Verdi fino a Piazza del Nettuno per ricordare tutti i nomi (conosciuti) delle vittime innocenti delle mafie. Tanti giovani. Giovanissimi. Studenti. Insegnanti. Scolari. In preparazione alla XIX Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia che si svolgerà sabato 22 marzo 2014 a Latina, le strade del centro storico di Bologna si sono riempite di quei nomi, di quei passi e dell'impegno che tutti hanno deciso di metterci.
L'Associazione Le Barbe della gioconda ha voluto ricordare le donne uccise dalle mafie. Per 3 mesi, ogni giovedì, le donne dell'associazione si sono riunite per lavorare a maglia 75 pezzi di stoffa, per ricordare insieme le 75 donne uccise dalle mafie dal 1896 ad oggi. La prima donna uccisa era siciliana, 17 anni, Emanuela Sansone. Hanno realizzato una lunga e colorata coperta di lana che oggi ha sfilato a Bologna.


giovedì 6 marzo 2014

La Rivoluzione delle Matite

A Palermo, nel quartiere Bolognetta, esiste un gruppo Agesci che ha dimostrato che l'antimafia si fa anche con le matite. Nella cabine elettorale. Proprio come aveva insegnato (e ancora oggi insegna) Paolo Borsellino. Un gruppo di giovani e giovanissimi studenti che hanno deciso di scendere in piazza e iniziare ad appendere sui muri della loro cittadina questo insegnamento:
"La rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello".  (Paolo Borsellino)
Due di questi giovani sono stati a Soliera. Li abbiamo ascoltati con attenzione. La loro è una storia di lotta quotidiana e, nonostante le fatiche, le minacce, le intimidazioni, qualche successo c'è. Le matite hanno vinto. Grazie ai loro gesti, molte coscienze si sono mosse. I risultati elettorali per la prima volta sono stati diversi. Nel 2012 è finita l'epoca del partito e della solita famiglia che da anni è al potere.
Il fenomeno si è replicato anche in altri comuni. Anche in provincia di Trapani. A S.Giuseppe Iato. A Monteverde.
Sarà solo un piccolo e timido passo, ma un leggero cambiamento s'intravede. Questa storia lo insegna.

mercoledì 5 marzo 2014

Generazione Yalla

Oggi, presso l'Istituto Tecnico Meucci di Carpi. Generazioni a confronto. Giovani generazioni. Seconde generazioni di studenti con origini diverse da quelle italiane. La Generazione Yalla. Giovani nati e cresciuti in Italia. A metà strada tra due mondi; tra due o più lingue; tra due culture.
Le principali testimonianze sono state tre: G. di origine albanese e da pochi giorni divenuta cittadina italiana; O. studente universitario e giornalista (http://www.yallaitalia.it/) di origine marocchina; F. una mamma tunisina che ogni giorno si confronta con i suoi 3 figli adolescenti nati e cresciuti a Carpi.
I tre interventi si sono trovati perfettamente allineati con un istituto che vive quotidianamente la ricchezza e la difficoltà dello scambio culturale. I questo istituto c'è una percentuale molto alta di studenti di origine straniera (una media di 3/4 per classe). L'elemento che si è rimarcato più volte, soprattutto da parte delle insegnanti è stato il dialogo e il confronto tra culture diverse. Spesso, soprattutto durante i 15 minuti di ricreazione, accade di vedere gruppi isolati formati in base all'appartenenza religiosa o geografica. Il contatto, l'avvicinamento, la conoscenza diventano dei traguardi difficili da raggiungere. Ma non impossibili. E queste tre testimonianze sono state un esempio concreto di come l'Italia e il mondo stanno cambiando velocemente e, se sapremo essere ben predisposti e preparati, questo cambiamento sarà la chiave di un futuro probabilmente migliore di quello che abbiamo paura di immaginare.

martedì 4 marzo 2014

Non giocarti il futuro

Ieri sera presso la Casa del Volontariato di Carpi si è svolto un interessante incontro sul tema del fenomeno del gioco d'azzardo in Italia giungendo a Modena e poi a Carpi. L'evento è stato organizzato dalla rete "Non giocarti il futuro": associazioni, movimenti, sindacati, insegnanti che si sono messi insieme e hanno deciso di lavorare per studiare, capire e contrastare il gioco d'azzardo.
L'iniziativa di ieri ha visto la partecipazione di Matteo Iori, Presidente della CONAGGA (Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d'Azzardo) di Reggio Emilia; la testimonianza di un Membro dell'Associazione Giocatori Anonimi Emilia Romagna sede di Modena; Edoardo Patriarca, Deputato alla Camera per la Commissione Affari Sociali.
L'incontro è stato ricco di riflessioni e domande. A partire dalla testimonianza diretta di un ex giocatore che per 8 anni ha speso tutti i suoi risparmi fino all'indebitamento in gratta e vinci. Ne comprava di continuo. Anche 100 al giorno. Solo dopo 8 anni ha ammesso la sua dipendenza dal gioco e ha deciso di affrontarla accettando il sostegno dell'Associazione Giocatori Anonimi. Anche l'intervento di Matteo Iori e Edoardo Patriarca hanno acceso un dibattito soprattutto su cosa si può fare e cosa il Governo è necessario che faccia per contrastare tale fenomeno. La Commissione Affari Sociali ha proposto una legge doc sul gioco d'azzardo patologico e la sua cura. Patriarca conferma il suo impegno a portare avanti queste proposte alla Camera.