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martedì 29 gennaio 2008

Rifiuti, una risorsa che diventa dramma

Questa è l'immagine che descrive il nuovo anno in Campania... un'immagine che provoca rabbia, delusione e insoddisfazione nei confronti di un territorio che non merita una politica d'interesse che ha il sopravvento sui bisogni reali della società civile.

Di fronte ad una classe politica impegnata a preparare attacchi verso la parte avversa, in una lotta continua per il potere e gli interessi personali, i rifiuti, destinati a diventare risorsa utile alla popolazione civile, si trasformano in fonte di ricchezza per un élite chiamata camorra e, contemporaneamente, danno per l'ambiente e le persone. Questo è ciò che sta caratterizzando la Campania negli ultimi tempi. E, soprattutto, questa è l'immagine nel mondo della nostra realtà. La responsabilità di tutto ciò?! Coloro che abbiamo votato come responsabili ci hanno preso in giro. Non sono stati in grado d'insegnarci la raccolta differenziata, un investimento poco allettante per i loro interessi. Usano noi come giustificazione nascondendo il loro compito. Le ultime statistiche dicono che, in Campania, solo il 6% dei rifiuti è differenziato, contro il 36% del Veneto o il 30% della Lombardia, ma dimenticano che è grazie a noi se queste regioni vivono una situazione migliore della nostra. L'Europa ha stanziato oltre 800 milioni di euro per far partire la raccolta differenziata in Campania, ma dove siano finiti questi soldi si può chiaramente immaginare. Di fronte a questo scenario, noi, fieri cittadini campani, dobbiamo far valere i nostri bisogni e quelli della nostra terra attraverso una cittadinanza più attiva, dimostrando che il problema non siamo noi, ma coloro che dovrebbero tutelarci.

lunedì 28 gennaio 2008

Era notte il 27 gennaio 1945


Mai dimenticherò quella notte,
la prima notte al campo,
che trasformò la mia vita in una unica lunga notte.

Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i teneri volti dei bambini,
i cui corpi ho visto trasformati in spirali di fumo sotto un'indifferente cielo azzuro.

Mai dimenticherò quelle fiamme che divorarono per sempre la mia fede.

Mai dimenticherò quelle cose, dovessi vivere quanto Dio stesso. Mai.

Eli Wiesel, La notte

Mai piu'

lunedì 14 gennaio 2008

Per la pace



Il 1 gennaio è stata la Giornata Mondiale per la Pace. La riflessione che mi sembra più utile fare per iniziare l'anno 2008 alla ricerca di una pace reale nel mondo, è sulla militarizzazione e il disarmo.
Cos'è la militarizzazione dei territori e perché dobbiamo cercare di difenderci da essa?
Come spiega molto bene p. Alex, la militarizzazione, cioè lo sviluppo dell'industria bellica, i grandi investimenti in nuove e sempre più sofisticate armi, il proliferare di nuove basi militari, è uno dei modi che il 20% della popolazione mondiale ha per cercare di mantenere il proprio stile di vita ed i propri privilegi che gli consentono di consumare l'83% delle risorse mondiali.
O, in altre parole: "Quando tanti popoli hanno fame, quando tante famiglie soffrono la miseria, quando tanti uomini vivono immersi nell'ignoranza, quando restano da costruire tante scuole, tanti ospedali, tante abitazioni degne di questo nome, ogni sperpero pubblico o privato, ogni spesa fatta per ostentazione nazionale o personale, ogni estenuante corsa agli armamenti diviene uno scandalo intollerabile. Noi abbiamo il dovere di denunciarlo. Vogliano i responsabili ascoltarci prima che sia troppo tardi".

Opporsi alla militarizzazione... Non solo a quella dei territori, ma anche a quella dei rapporti che vede nella violenza l'unico modo di risolvere i conflitti. Per uscire dalla logica della guerra e del nemico.