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sabato 30 dicembre 2006

Grazie Massimo

In questo giorno di dolore vogliamo ringraziarti per la splendida persona che sei e per la fortuna che abbiamo avuto di averti incontrato, conosciuto e apprezzato. Grazie per le lunghe chiacchierate, per le poesie recitate insieme, per i pranzi condivisi con i poveri della nostra città, per l' immensa fiducia che hai nelle persone, per l' insegnamento che hanno trasmesso le tue azioni, per la voglia che hai di migliorare questo mondo... c' impegneremo per continuare questa tua lotta, te lo prometto!
Gli amici della mensa

domenica 24 dicembre 2006

Auguri

Vorrei augurarvi un Natale pieno di passione per l' Uomo, per la Vita, per la Lotta anche quando sembra impossibile vedere qualche risultato......sono sempre convinto che Lui che ci ama profondamente non abbandona mai i nostri bambini di strada che sniffano, le ragazze che si lanciano nelle braccia di uomini senza scrupoli, di giovani che si sentono frustrati da un impossibile lavoro che cercano, da madri che si sfiniscono per dare un po' di cibo e un futuro ai propri figli.....
Insomma è Natale.....la festa dell' impossibile. Del Dio che si incarna in un piccolo fardello d' uomo. Un Mistero stupendo che non riusciamo nemmeno ad immagire con la nostra intelligenza......ma è proprio qui la sfida: entrare nel mondo dell' Altro e degli altri. E' qui che troviamo anche noi una nuova incarnazione, un nuovo natale, una nuova manifestazione del Vero e della Vita!
Tuko pamoja! Mungu amezaliwa kweli! Asante
Comunità di Korogocho

sabato 23 dicembre 2006

Buon Natale di Sobrietà

Forse non tutti sanno la vera storia del Natale.
Bilanci di Giustizia ha rinvenuto un antico testo, ai più sconosciuto, di cui riportiamo un breve riassunto.
Gesù è nato in una capanna, non al Club Med. I suoi erano in buona sostanza migranti, costretti ad un viaggio di alcuni giorni con un asinello, niente SUV e niente GPS.
Per il riscaldamento c' erano un bue e il citato asinello, meno di 20°C e tutti da biomassa, e per l' illuminazione avevano rimediato una stella cometa, facente anche funzione di fiocco per festeggiare la nascita. Dato l' evento ha anche ricevuto dei regali, senza imballaggi e troppe carte.
Insomma, una volta il Natale era proprio diverso.

mercoledì 20 dicembre 2006

Speriamo


" La speranza non è ottimismo.La speranza non è la convinzione che ciò che stiamo facendo avrà successo. La speranza è la certezza che ciò che stiamo facendo ha un significato. Che abbia successo o meno." Vaclav Havel

Tempo fa un' amica mi mandò un' email con questa frase... grazie!
...non è mai stata così appropriata come in questo periodo!

A volte...per cambiare il mondo

Una tempesta terribile si abbatté sul mare gettando sulla spiaggia migliaia di stelle marine.
Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo. Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.
All’improvviso, il bambino lasciò la mano del papà e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le sue piccole mani tre piccole stelle del mare e le gettò in acqua. Dalla balaustra un uomo chiamò: “Ma che fai, ragazzino?” “Ributto in mare le stelle marine, altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia” rispose il bambino senza fermarsi.
“Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!” gridò l’uomo. “Non puoi cambiare le cose!”.
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: “Ho cambiato le cose per questa qui”. L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò e cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell’acqua. Qualche minuto dopo erano cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle marine nell’acqua. Così furono salvate tutte.
…per cambiare il mondo basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare.

Cambierà, Neffa

"un'altra notte finisce e un giorno nuovo sarà
anna non essere triste presto il sole sorgerà
di questi tempi si vende qualsiasi cosa anche la verità
ma non sarà così sempre perchè tutto cambierà
per ogni vita che nasce per ogni albero che fiorirà
per ogni cosa del mondo finchè il mondo girerà
già si vedono lampi all'orizzonte
però nei tuoi occhi io mi salverò
già si sentono tuoni aprire il cielo
però grida forte e sai che correrò
ora mi senti e ti sento siamo una sola anima
e celebriamo il momento e il tempo che verrà
se chi decide ha deciso che ora la guerra è la necessità
io stringo i pugni e mi dico che tutto cambierà
per ogni vita che nasce per ogni albero che fiorià
per ogni cosa del mondo finchè il mondo girerà
già si vedono lampi all'orizzonte
però nei tuoi occhi io mi salverò
già si sentono tuoni aprire il cielo
però grida forte e sai che correrò
tutto cambierà sai che cambierà tutto cambierà
vedrai che cambierà vedrai che cambierà tutto cambierà"
...è un periodo in cui mi sembra così difficile parlare di speranza... questa canzone mi sta aprendo gli occhi verso un nuovo periodo... forse con un pò di speranza in più!

martedì 12 dicembre 2006

Il peso delle parole

...la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio.
Nei momenti in cui il regno dell' umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare (come Perseo) in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell' irrazionale.Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un' altra ottica, un' altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro...
Grazie alla persona (n.a.) che molti anni fa mi ha fatto incontrare questo grande autore, Italo Calvino. A lei che ha unito a queste parole di insegnamento tanta passione, impegno e serietà.
Grazie anche a chi (v.m.) mi dato nuovi stimoli attraverso le visioni alternative che offre quest' autore.

domenica 10 dicembre 2006

PREDA

preda Italia
People's Recovery, Empowerment and Development Assistance Foundation.
La fondazione PREDA da oltre trent' anni dà rifugio ed una speranza ai minori vittime della pedofilia o rinchiusi nelle carceri Filippine. Ogni anno riesce a salvare dal carcere circa 100 minorenni. I bambini riescono a trovare affetto ed una famiglia pronta ad accoglierli, a dargli un' istruzione e ad aiutarli nel reinserimento graduale nella società e nel mondo del lavoro.
L' associazione PREDA Italia ha come obiettivo la sensibilizzazione dell' opinione pubblica ed il
finanziamento della fondazione PREDA.
Quest' anno regala per Natale l' angelo Annie realizzato nelle Filippine. L' angelo ha un' ala spezzata ed una lacrima sul viso ad indicare le sofferenze fisiche e psicologiche dei minori.
Il nostro obiettivo è raddrizzare l' ala ed asciugare la lacrima.
Con l' acquisto dell' Angelo Custode Annie, in tutte le botteghe di commercio equosolidale, finanzi PREDA Foundation e PREDA Italia.
PREDA nel 2001 e nel 2003 è stata candidata al Nobel per la Pace dai governi della Germania, Regno Unito e Canada.

sabato 9 dicembre 2006

Danza lenta

"Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
o ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra?
o seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
o osservato il sole allo svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve. La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?" ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve. La musica non durerà.

Mai detto a tuo figlio "lo faremo domani?" senza notare, nella fretta, il suo dispiacere?
Mai perso il contatto con una buona amicizia che poi è finita perchè tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare. Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve. La musica non durerà.

Quando corri così veloce per giungere da qualche parte ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, è come un regalo mai aperto… gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila più piano.
Ascolta la musica prima che la canzone sia finita."

Questa poesia è stata scritta da un'adolescente malata terminale di cancro in un ospedale di New York. E' stata spedita da un medico. E' la richiesta di una ragazzina speciale che presto lascerà questo mondo a causa del cancro; ha 6 mesi di vita e come ultimo desiderio ha voluto mandare questa poesia per dire a tutti di vivere a pieno la propria vita, dal momento che lei non potrà farlo. Non potrà promuovere niente, prendere il diploma, sposarsi o avere una propria famiglia.
Se spedisci questa poesia via email al maggior numero di persone possibili potrai dare a lei e alla sua famiglia una speranza, perché per ogni nome a cui verrà inviata, The American Cancer Society donerà 3 cent per pagare le sue cure ed il piano di guarigione.
Un ragazzo l'ha mandata a 500 persone. Noi tutti possiamo spedirla almeno a 5 o 6 persone. Non stai dando soldi, ma solo un po' del tuo tempo!

giovedì 7 dicembre 2006

Sei un serfista o un velista?


Il serfista si lascia guidare dalle onde e dal vento, non decide che direzione prendere ma accetta quella che gli viene proposta da questi due elementi.

Il velista decide dove andare, è lui che propone una direzione e, se è necessario, va contro il vento e le onde.

E tu da che parte vuoi stare?

Vuoi essere un serfista o un velista?

domenica 3 dicembre 2006

Cooperazione


Auguri Fionda di Davide


Buon Compleanno alla bottega del commercio equo e solidale, la Fionda di Davide che oggi compie 5 anni di attività ad Avellino!
Quest' augurio è una speranza affinchè questa associazione possa resistere di fronte alle difficoltà di una piccola e aimè ancora diffidente città come Avellino. Ma soprattutto è una speranza perchè SPERANZA sono tutti i giovani che ci credono e che ogni giorno s' impegnano a trasformare in realtà questo sogno iniziato il 3 dicembre 2001.
Grazie a tutti voi che lavorate per una Avellino
migliore!

venerdì 1 dicembre 2006

Cambiare



Il cambiamento inizia da noi!

A Enrica


Auguri ad un' amica importante....
che ti sopporta in silenzio mentre attorno c'è tanto frastuono, che sa capirti quando nessuno ci riesce, che tira fuori una pazienza infinita quando tu vai a 1000 all' ora, che sa farti sorridere quando sembrava impossibile, che sa sognare in modo vero insieme a te, che riesce a cogliere gli aspetti più nascosti delle persone, che sa essere felice incontrando uno sguardo speciale o restando in lontananza........che rappresenta la parte opposta del mio mondo!

Salute, Sociologia, Medicina

Si è svolta mercoledì 29 novembre 2006 alle ore 10 nell' aula Cilento dell' Università una lezione magistrale con il professore Graham Scambler dell' Università di Londra. La lezione su " Salute, Sociologia, Medicina" è stata oranizzata dalla Cattedra di Sociologia I tenuta da i professori Rauty, Iorio, Cersosimo che hanno introdotto la lezione.
Il professore Scambler, docente di Sociologia della Medicina, ha focalizzato la nostra attenzione su alcuni punti importanti: il cambiamento sociale e le disuguaglianze; la cultura e il walfare state inglese; il ruolo della sociologia e il posto da assegnarle.

leggi l' articolo

Pensare all' AIDS

Oggi 01 dicembre 2006, Giornata mondiale della lotta contro l' AIDS.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan ha fatto appello ai leader mondiali perchè usino tutto il loro potere per una causa importante: lottare contro questa malattia e concentrare i loro sforzi nei confronti delle donne che sono sempre più colpite, sono il 50%.
Il virus ha fatto 25 milioni di morti e colpisce 40 milioni di persone nel mondo.
Oggi, il Corriere della Sera ha riportato la notizia che, a causa dei tagli alla Finanziaria, l' Italia non verserà la sua quota di 100 milioni di euro al Fondo Globale nato nel 2001 dalle Nazioni Unite a favore di questa causa.
Anche l' Italia è diventato un Paese a rischio con i suoi 4000 casi annui.

mercoledì 29 novembre 2006

Ligabue...a Fisciano


Luciano Ligabue...per molti di noi un grande cantautore, da qualche anno regista e da quest' anno anche poeta, è stato invitato a partecipare al seminario FilmIdea che ogni anno la cattedra di Storia del Cinema del professor Cavallo, in collaborazione con i professori Frezza e Iaccio, organizza presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Il seminario ha avuto come primo protagonista, il giorno giovedì 22 novembre 2006 presso l' Aula magna dell' Università, proprio lui, Luciano Ligabue.
Come tutti sapevano e come anch' io mi aspettavo, è venuto in veste di regista. Devo dire che l' idea che Ligabue venisse a parlare di cinema e di regia poco mi entusiasmava, non per un disinteresse per queste materie ma per la sua scarsa esperienza in merito. Tuttavia, questi pensieri non hanno scacciato la mia voglia di ascoltarlo e magari di apprendere qualcosa da quest' incontro.
E' arrivato alle 12, con un' ora e 15 minuti di ritardo(causa maltempo...dicono),(a me piace la puntualità!)ed ha parlato per circa 10 minuti sulla sua breve e "strana" esperienza da regista. Ha definito il suo percorso di regista strano perchè ha fatto un film quando non era in grado di fare un film. Fortunatamente (la fortuna ha giocato un ruolo importante nella sua vita) la sua strada s' incrocia con quella di Domenico Procacci che gli propone di fare un film ad una condizione:" Io scelgo lo sceneggiatore, tu ci metti l' idea, lui ci mette le regole!" Ligabue accetta soprattutto per la sua passione per il cinema. Radiofreccia, il suo primo film, viene realizzato. Se ci pensate, come lo stesso Ligabue fa notare, la sceneggiatura di Radiofreccia é più bella del film stesso. Forse perchè non aveva ancora la capacità di raccontare tutto ciò che voleva.
Procacci lo scosse:" Il film é sempre la visione di una persona sola. La visione di questo film ce l' hai te, dovresti girarlo tu".
Ed ecco che si é ritrovato allora a 36 anni con una passione per il cinema, una storia in testa che ha a che fare col proprio vissuto, il solo a conoscere gli accenti, le riflessioni, tutto quanto e se avesse detto no si sarebbe dato dell' idiota per tutta la vita, se avvesse detto sì si sarebbe dato dell' imbecille per tutta la vita perchè si trattava di correre un grosso rischio.
E' stato circa 3 mesi a soffrire per questa decisione e dicendo di sì, si è lanciato in una cosa che probabilmente oggi non avrebbe fatto: fare un film senza aver studiato, frequentato i set, una scuola adatta. Il suo studio si è basato su tanti anni di film visti per passione.
Dopo Radiofreccia disse che non avrebbe mai più fatto film per 2 motivi: fare un film é una grossa fatica e poi con Radiofreccia gli sembrava di aver detto tutto ciò che avrebbe voluto da sempre dire. Ma...
" nella vita non puoi mai dire MAI perchè poi la vita ti contraddice".
Dopo questo breve excursus della sua vita da regista ha dato inizio all' interazione con gli studenti. I suoi interventi sono stati meno scontati e banali delle domande grazie ai suggerimenti, i consigli per il nostro futuro e all' amore per la vita che ha saputo comunicarci.
" Vi suggerisco un maggiore attaccamento alla vita possibile!"
Ci ha raccontato che era il 1975 quando nascevano le radio libere, bastava che 2 o 3 di noi tirassero fuori 500 euro e mettevano in piedi una radio. Era una grande possibilità, potevi esprimere liberamente le tue idee, parlare con tante persone.
" Che bello posso dire la mia!"
Tutte le canzoni del film sono state scelte su questo filone.
" Raccontare una storia significa descrivere tutto ciò che hai visto, raccontare qualcosa che conosci bene, con cui hai avuto a che fare. Quello che ho fatto io, è stato raccontare in questi termini una storia che avevo bisogno di raccontare"
L' incontro è stato importante, ho conosciuto e apprezzato Ligabue non più solo attraverso le sue canzoni, ascoltandolo per un' ora riesci a cogliere una bella persona che sa emozionare e che ha qualcosa da raccontarti.
" E' facile strappare un applauso dicendo che tutto fa schifo, più difficile è ottenere consensi quando inviti la gente a rimboccarsi le maniche, a non sprecare tempo e ad avere speranza".

martedì 28 novembre 2006

Decalogo del consumo...sostenibile


1. Compra di meno
Non esistono prodotti ecologici, ma solo meno dannosi di altri. Ogni prodotto(anche un bicchiere d'acqua)comporta un invisibile "zaino ecologico" fatto di consumo di natura, di energia, di tempo e di lavoro.
2. Compra leggero
Spesso conviene scegliere i prodotti a minore intensità di materiali e con meno imballaggi, tenendo conto del loro peso diretto, ma anche di quello indiretto, cioè dello "zaino ecologico".
3. Compra durevole
Buona parte dei cosiddetti beni durevoli si cambia troppo spesso. Cambiando auto ogni 15 anni, invece che ogni 7, ad esempio, si dimezza il suo zaino ecologico(23 tonnellate di natura consumate per ogni tonnellata di auto). Lo stesso vale per mobili e vestiti.
4. Compra semplice
Evita l'eccesso di complicazione, di pile e l'elettricità quando non siano indispensabili. In genere oggetti più sofisticati sono più fragili, meno riparabili, meno duraturi. Sobrietà e semplicità sono qualità di bellezza.
5. Compra vicino
Spesso l'ingrediente più nocivo di un prodotto sono i chilometri che contiene. Comprare prodotti della propria regione riduce i danni ambientali dovuti ai trasporti e rafforza l'economia locale.
6. Compra sano
Compra alimenti freschi, di stagione, nostrani, prodotti biologici, senza conservanti nè coloranti. In Italia non é sempre facile trovarli e spesso costano di più. Ricorda però che é difficile dare un prezzo alla salute delle persone e dell'ambiente.
7. Compra più giusto
Molte merci di altri continenti vengono prodotte in condizioni sociali, sindacali, sanitarie e ambientali inaccettabili. In Europa sta però crescendo la quota di mercato del commercio equo e solidale. Preferire questi prodotti vuol dire per noi pagare poco di più, ma per i piccoli produttori dei paesi poveri significa spesso raddoppiare il reddito.
8. Compra prudente
In certi casi conviene evitare alcuni tipi di prodotti o materiali sintetici fabbricati da grandi complessi industriali. Diversi casi hanno dimostrato che spesso la legislazione é stata modellata sui desideri delle lobby economiche, nascondendo i danni alla salute e all'ambiente.
9. Compra sincero
Evita i prodotti troppo reclamizzati. La pubblicità la paghi tu: quasi mezzo milione all'anno per famiglia. La pubblicità potrebbe dare un contributo a consumi più responsabili, invece spinge spesso nella direzione opposta.
10. Investi in giustizia
Ecco 2 esempi: finanza etica e impianti che consumano meno energia. In Italia puoi investire nelle MAG(Mutua Auto Gestione) e nella Banca Etica. Investendo poi nell'efficienza energetica puoi dimezzare i consumi e i danni delle energie fossili come carbone e petrolio.

sabato 25 novembre 2006

NO alla violenza sulle Donne


Oggi, 25 novembre 2006 è la Giornata Internazionale per l' eliminazione della violenza contro le Donne.

Questa giornata nasce in memoria di un episodio avvenuto nella Repubblica Dominicana il 25 novembre 1960: tre sorelle, Mate, Minerva e Patria Mirabal furono brutalmente assassinate per il loro impegno contro la dittatura del generale Rafael Leonidas Trujillo.

La data fu resa ufficiale dall' Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999.

Invia un sms solidale al numero 48581 fino al 28 novembre e contribuirai con 1 euro a far ripartire la vita delle donne di Kabul. Da rete fissa Telecom Italia chiama il 48581 per donare 2 euro.

L' importanza di seguire un corso...

Forse una delle esperienze più belle che uno studente universitario possa fare è seguire un corso, qualsiasi esso sia. Utilizzando una frase della mia cara amica Assunta: "è un' esperienza che ti arricchisce!", proprio così, partecipando ad un corso, studenti e professori si scambiano talenti, esperienze, speranze.
Questo pomeriggio è terminato uno di quei corsi che ti fa rientrare con la voglia di approfondire nonostante le 12 ore trascorse fuori casa; che ti fa riflettere sull' importanza di studiare insieme con umiltà e allegria; che ti riempie il cuore di speranze e voglia di migliorare.
Dopo 3 anni, ho capito quanto è stato importante ESSERCI, sempre e comunque...l' università va vissuta il più possibile!!!

lunedì 20 novembre 2006

La convivialità delle differenze


Wipala, che in kichua( lingua degli indigeni dell' Ecuador)significa "bandiera", rappresenta i colori dell' arcobaleno ed è il simbolo del movimento indigeno americano.
Grazie al commercio equo e solidale wipala è diventata una sciarpetta, il modo più bello e concreto attraverso il quale si poteva rendere la "convivialità delle differenze".
La sciarpa ha 7 colori: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, blu e viola, ma il colore rosso passa e si unisce con tutti gli altri colori creando una rete.
Il rosso è il pianeta terra, l'espressione dell'uomo andino nel suo sviluppo intellettuale.
L' arancio rappresenta la società e la cultura.
Il giallo è l' energia e la forza, espressione dei principi morali.
Il verde rappresenta l' economia e la produzione andina, simbolo delle ricchezze naturali.
L' azzurro è lo spazio cosmico, i sistemi stellari dell'universo e degli effetti naturali che si ripercuotono sulla terra.
Il viola è la politica, il potere comutario e armonico delle Ande.
Questo è il messaggio delle diversità capaci di legarsi e dare vita ad un' armonia di convivenze.
Chi ci manda questo messaggio è l' Ecuador che vuole creare una rete con noi per vivere in un mondo migliore.

Cos'è la pace?

Pensiamo a come è distribuita la ricchezza sulla Terra, il 30% dell' umanità blocca l' 88% delle ricchezze della Terra. E' come se su una tavola ci fossero 100 pani.
Di 100 commensali che stanno attorno, 30 mettono le mani su 88 pezzi, gli altri 70 si devono accontentare dei rimanenti 12.
La pace non viene quando uno si prende solo il suo pane e va a mangiarselo per conto suo.
Quella è giustizia, ma una volta che è avvenuta la giustizia, non ci sarà ancora la pace.
La pace è qualcosa di più: è covivialità, cioè mangiare il pane insieme con gli altri, senza separarsi. Anche qui c'è quella che viene chiamata "l' etica del volto", di cui la filosofia contemporanea si sta occupando tanto. Chi di voi ha sentito parlare Emanuel Levinas sa come tutto il suo pensiero è centrato sull' etica del volto. L' altro è un volto da scoprire, da contemplare, da togliere dalle nebbie dell' omologazione, dall' appiattimento; un volto da contemplare, da guardare e da accarezzare. C'è tutta una descrizione bellissima della carezza, che viene concepita come dono. La carezza non è mai un prendere per portare a sé, è sempre un dare. Questo si trova in filosofi contemporanei che non sono di estrazione cattolica.
La pace cos' è? La convivialità delle differenze, quando si mettono a sedere alla stessa tavola persone diverse, che noi siamo chiamati a servire.
Don Tonino Bello

domenica 19 novembre 2006

Ho imparato...

Ho imparato...
che quando sei innamorato...si vede.
Ho imparato...
che basta una persona che mi dice che gli ho migliorato la giornata...per migliorare la mia.
Ho imparato...
che è più importante essere gentili che corretti.
Ho imparato...
che posso sempre pregare per qualcuno quando non ho la forza per aiutarlo in qualche altro modo.
Ho imparato...
che anche se la vita vuole che tu sia serio...tutti hanno bisogno di un amico per divertirsi.
Ho imparato...
che a volte a una persona serve solo una mano da tenere e un cuore che capisce.
Ho imparato...
che sono le piccole cose nella vita che la rendono così bella.
Ho imparato...
che sotto alla corazza di ognuno c'è sempre qualcuno che vuole essere amato e apprezzato.
Ho imparato...
che Dio non ha fatto tutto in un giorno...cosa mi fa pensare che io ci riesca?
Ho imparato...
che ignorare i fatti...non cambia i fatti.
Ho imparato...
che quando vuoi vendicarti di qualcuno...lasci solo che quel qualcuno continui a farti del male.
Ho imparato...
che l'amore, non il tempo...guarisce le ferite.
Ho imparato...
che il modo più facile per crescere come persona, è circondarmi di persone più intelligenti di me.
Ho imparato...
che ogni persona che conosci...merita di essere salutata con un sorriso.
Ho imparato...
che nessuno è perfetto...finchè non ti innamori.
Ho imparato...
che la vita è dura...ma io di più!!!
Ho imparato...
che le opportunità non vanno mai perse...quelle che lasci andare tu...le prende qualcun altro.
Ho imparato...
che quando serbi rancore e amarezza...la felicità va da un'altra parte.
Ho imparato...
che bisognerebbe sempre usare parole buone...perchè domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato...
che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato...
che non posso scegliere come mi sento...ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato...
che quando tuo figlio appena nato, tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno...ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato...
che tutti vogliono vivere in cima alla montagna...ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Ho imparato...
che è meglio dare consigli solo in due circostanze...quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato...
che meno tempo spreco...più cose faccio.

Quando le cose della vita ci superano,quando 24 ore al giorno non ci bastano,ricordati del barattolo di maionese e del caffè.

Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parole prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf. Dopo chiede ai suoi studenti se il barattolo è pieno. Gli studenti sono d'accordo e dicono di sì. Così il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese. Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf. Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo sì. Poi il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo. Ovviamente la sabbia riempie gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno. Questa volta gli studenti rispondono un sì unanime. Il professore velocemente aggiunge due tazze di caffè al contenuto del barattolo ed effettivamente riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia. Gli studenti si mettono a ridere in quest' occasione. Quando la risata finisce il professore dice:" Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vostra vita. Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la religione, la salute, l'amore, gli amici, le cose che ci appasionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restasse solo quello, le nostre vite sarebbero ancora piene. Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina. La sabbia è tutto il resto: le piccole cose. Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro nè per le palle da golf. La stessa cosa succede con la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti. Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per pregare, andare dal medico, vai con il tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito. Ci sarà sempre tempo per pulire la casa, per riparare la chiavetta dell'acqua. Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano. Stabilisci le tue priorità, il resto è solo sabbia." Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenta il caffè. Il professore sorride e dice:" Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E' solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la tua vita, c'è sempre posto per un paio di tazze di caffè con un amico."

eccomi finalmente

finalmente ho un blog personale...chi l'avrebbe mai detto!!!
Quando pensiamo alla parola ALTERAZIONE ci viene in mente qualcosa di negativo, un'azione che modifica "in peggio" una situazione. Io vi offro un altro punto di vista di questo termine, alter in latino significa altro...ecco, il mio blog vuole dimostrare che esiste un'altra azione, un'azione alternativa per migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda...cercherò di mostrarvi le azioni "altre" capaci di dare speranza a un mondo che ha bisogno di tutti noi! Raccontatemi le vostre azioni alternative, i vostri sogni, le vostre speranze...insieme è possibile cambiare un mondo che soffre!