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mercoledì 29 novembre 2006

Ligabue...a Fisciano


Luciano Ligabue...per molti di noi un grande cantautore, da qualche anno regista e da quest' anno anche poeta, è stato invitato a partecipare al seminario FilmIdea che ogni anno la cattedra di Storia del Cinema del professor Cavallo, in collaborazione con i professori Frezza e Iaccio, organizza presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Il seminario ha avuto come primo protagonista, il giorno giovedì 22 novembre 2006 presso l' Aula magna dell' Università, proprio lui, Luciano Ligabue.
Come tutti sapevano e come anch' io mi aspettavo, è venuto in veste di regista. Devo dire che l' idea che Ligabue venisse a parlare di cinema e di regia poco mi entusiasmava, non per un disinteresse per queste materie ma per la sua scarsa esperienza in merito. Tuttavia, questi pensieri non hanno scacciato la mia voglia di ascoltarlo e magari di apprendere qualcosa da quest' incontro.
E' arrivato alle 12, con un' ora e 15 minuti di ritardo(causa maltempo...dicono),(a me piace la puntualità!)ed ha parlato per circa 10 minuti sulla sua breve e "strana" esperienza da regista. Ha definito il suo percorso di regista strano perchè ha fatto un film quando non era in grado di fare un film. Fortunatamente (la fortuna ha giocato un ruolo importante nella sua vita) la sua strada s' incrocia con quella di Domenico Procacci che gli propone di fare un film ad una condizione:" Io scelgo lo sceneggiatore, tu ci metti l' idea, lui ci mette le regole!" Ligabue accetta soprattutto per la sua passione per il cinema. Radiofreccia, il suo primo film, viene realizzato. Se ci pensate, come lo stesso Ligabue fa notare, la sceneggiatura di Radiofreccia é più bella del film stesso. Forse perchè non aveva ancora la capacità di raccontare tutto ciò che voleva.
Procacci lo scosse:" Il film é sempre la visione di una persona sola. La visione di questo film ce l' hai te, dovresti girarlo tu".
Ed ecco che si é ritrovato allora a 36 anni con una passione per il cinema, una storia in testa che ha a che fare col proprio vissuto, il solo a conoscere gli accenti, le riflessioni, tutto quanto e se avesse detto no si sarebbe dato dell' idiota per tutta la vita, se avvesse detto sì si sarebbe dato dell' imbecille per tutta la vita perchè si trattava di correre un grosso rischio.
E' stato circa 3 mesi a soffrire per questa decisione e dicendo di sì, si è lanciato in una cosa che probabilmente oggi non avrebbe fatto: fare un film senza aver studiato, frequentato i set, una scuola adatta. Il suo studio si è basato su tanti anni di film visti per passione.
Dopo Radiofreccia disse che non avrebbe mai più fatto film per 2 motivi: fare un film é una grossa fatica e poi con Radiofreccia gli sembrava di aver detto tutto ciò che avrebbe voluto da sempre dire. Ma...
" nella vita non puoi mai dire MAI perchè poi la vita ti contraddice".
Dopo questo breve excursus della sua vita da regista ha dato inizio all' interazione con gli studenti. I suoi interventi sono stati meno scontati e banali delle domande grazie ai suggerimenti, i consigli per il nostro futuro e all' amore per la vita che ha saputo comunicarci.
" Vi suggerisco un maggiore attaccamento alla vita possibile!"
Ci ha raccontato che era il 1975 quando nascevano le radio libere, bastava che 2 o 3 di noi tirassero fuori 500 euro e mettevano in piedi una radio. Era una grande possibilità, potevi esprimere liberamente le tue idee, parlare con tante persone.
" Che bello posso dire la mia!"
Tutte le canzoni del film sono state scelte su questo filone.
" Raccontare una storia significa descrivere tutto ciò che hai visto, raccontare qualcosa che conosci bene, con cui hai avuto a che fare. Quello che ho fatto io, è stato raccontare in questi termini una storia che avevo bisogno di raccontare"
L' incontro è stato importante, ho conosciuto e apprezzato Ligabue non più solo attraverso le sue canzoni, ascoltandolo per un' ora riesci a cogliere una bella persona che sa emozionare e che ha qualcosa da raccontarti.
" E' facile strappare un applauso dicendo che tutto fa schifo, più difficile è ottenere consensi quando inviti la gente a rimboccarsi le maniche, a non sprecare tempo e ad avere speranza".

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