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venerdì 23 marzo 2007

L'acqua

22 marzo, Giornata Mondiale sull' acqua. Riflettiamo su un'esigenza di giustizia sociale.
Un problema drammatico per il Terzo Mondo!
“Nessuna singola misura riuscira' a far di piu' per diminuire le malattie e salvare vite nel mondo in via di sviluppo che il rendere accessibile a tutti acqua sicura ed impianti igienici adeguati.”- Kofi Annan, Segretario Generale ONU, Rapporto del Millennio.

Un miliardo e cento milioni di persone, piu' o meno un sesto della popolazione mondiale, non hanno accesso ad acqua sicura e 2 miliardi e 400 milioni, ossia il 40 per cento della popolazione del pianeta, non dispongono di impianti igienici adeguati.
Ogni giorno, circa 6.000 bambini muoiono per malattie causate da acqua inquinata, da impianti sanitari e da livelli di igiene inadeguati – come se 20 jumbo jet si schiantassero ogni giorno.
Si stima che acqua non potabile e impianti igienici inadeguati siano all’origine dell’80 per cento di tutte le malattie presenti nel mondo in via di sviluppo.
Donne e bambine tendono a soffrire maggiormente a causa della mancanza di impianti igienici.
Lo sciacquone della toilette in un paese occidentale impiega una quantita' d’acqua equivalente a quella che, nel mondo in via di sviluppo, una persona media impiega per lavare, bere, pulire e cucinare nell’arco di un’intera giornata.
Nel corso del secolo scorso l’uso dell’acqua e' aumentato del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione. Il Medio Oriente, il Nord Africa e l’Asia meridionale soffrono di carenze idriche croniche.
Nei Paesi in via di sviluppo fino al 90 per cento delle acque reflue viene scaricato senza subire alcun genere di trattamento.
Il pompaggio intensivo delle acque freatiche per ricavare acqua da bere e per l’irrigazione ha fatto si' che in numerose regioni i livelli dell’acqua siano diminuiti di decine di metri, costringendo le persone a bere acqua di qualita' scadente.
Nei Paesi in via di sviluppo le perdite di acqua causate da dispersioni, allacci illegali e sprechi ammontano a circa il 50 per cento dell’acqua da bere e al 60 per cento dell’acqua irrigua.
Nel corso degli anni ’90 le inondazioni hanno interessato piu' del 75 per cento di tutte le persone colpite da disastri naturali, causando piu' del 33 per cento del totale dei costi stimati per i disastri naturali.

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