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giovedì 18 giugno 2009

E'morto Ralf Dahrendorf

Un pezzo importante del mondo della sociologia e dell'economia. Una formazione politica continua. Un promotore della filosofia del conflitto. Ralf Dahrendorf muore oggi all'età di ottant'anni. Alcuni elementi delle sue teorie ritengo possano essere importanti per capire alcune cose del mondo. Tra questi elementi c'è la visione che "i problemi non esistono perchè sono gli uomini a crearli, ma in un certo senso sono anche il prodotto di coloro che aspirano alla loro risoluzione.", mi sembra una visione utile (anche se molto generale) che può stimolare ogni mente a cercare sempre una soluzione, anche quando sembra non esserci, perchè probabilmente c'è sempre ma a volte è nascosta o si presenta sotto vesti inaspettate. Esponente del neoliberalismo, è convinto che la struttura sociale sia costituita da un continuo conflitto di classe tra chi ha il potere e chi è costretto a subirlo. L'intensità del conflitto dipende da vari fattori: il grado di accentramento del potere nelle mani di alcuni, la possibilità di acquisire potere da parte di coloro che ne sono esclusi, la libertà di unirsi per formare gruppi (di partito o di pressione). Quindi quella di Dahrendorf è una società in continuo mutamento, sottoposta ad un confronto e scontro costante da parte delle forze in gioco, con il dominio di alcuni gruppi su altri. A questo punto, come mai le società così formate (inclusa quella in cui viviamo) riescono a funzionare nonostante il continuo mutamento delle cose? La risposta non è semplice. Forse perchè l'elemento del mutamento esisterà sempre. Ma il dominio di alcuni su altri? Di quelli più forti che arrivano al potere mentre gli altri sono costretti a subirlo? Questa logica di potere penso sia destinata a fallire. Il mondo che abbiamo oggi di fronte ha bisogno di nuove idee per essere affrontato nel modo migliore.

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