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domenica 29 novembre 2009

Por la vida loca

Maras è il nome delle terribili formiche marabundas che mangiano tutto ciò che incontrano lungo il loro percorso. Maras è anche il nome di gruppi di giovani gangsters tatuati lungo tutto il corpo, i quali lavorano per i cartelli della droga in America Centrale, in Messico, fino agli Stati Uniti e a Los Angeles. Colui che, per la prima volta, ha sottoposto l'occhio internazionale alla visione di questo fenomeno è stato assassinato il 2 settembre di quest'anno. Christian Poveda. E il suo documentario "La vida loca". Christian aveva ripreso la Mara Salvatucha, questa gang di giovani e giovanissimi utilizzata dai narcos messicani per distribuire cocaina in ogni parte dell'America e dell'Europa. La giovane banda è cresciuta diventando molto potente. Poveda, incuriosito e interessato, si è fatto autorizzare per riprendere i loro riti di affiliazione, i tatuaggi sul viso, divenendo addirittura un loro amico.
"Perchè entrare a far parte di questa band?"
"Por la vida loca", era la risposta di questi giovani, i quali rappresentano il fallimento di una politica da anni irrispettosa e che non offre una speranza di vita migliore.
Poveda realizza questo documentario, il quale inizia immediatamente a circolare superando la soglia minima di attenzione. L'interesse da parte della Cnn, della Bbc, della stampa iberica, diventa forte. E lui viene ritenuto colpevole della troppa luce, nonostante fosse stato autorizzato dalla stessa banda. Quando questa vicenda diventa troppo nota, Christian Poveda viene ammazzato. Chi lo ha fatto voleva cercare di fermare tutti gli altri occhi sulla mara salvatrucha. Ma ha decisamente fallito. Uscirà presto anche in Italia.
Christian Poveda è stato anche un grande fotografo. Qui trovate alcuni tra i suoi capolavori:

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