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venerdì 30 aprile 2010

Lo spreco dei ricchi per i poveri

Mi ricordo di Robin Hood (insieme ai suoi compagni), il bandito dal buon cuore che rubava ai ricchi per redistribuire ai poveri, secondo alcuni della cultura giapponese ed estone. Interpretazioni a parte, la sua filosofia di vita e d'azione sembra sposarsi molto bene con una proposta interessante che arriva dalle facoltà di Agraria e di Sociologia dell'Università di Bologna: il Last Minute Market.
Il Last Minute Market è il risultato positivo di un prodotto tra due quantità negative, matematicamente parlando. L'oggetto della discussione è lo spreco, definito come il più grande fallimento del mercato: tutto ciò che resta invenduto, che non viene acquistato e che, di conseguenza non è consumato. Lo spreco, in questi termini, ha un duplice impatto. Crea le due quantità negative: impatto sull'economia e impatto sull'ambiente. Una possibile soluzione positiva a due elementi negativi è il Last Minute Market. Una rete di attori che lavorano insieme per donare ai poveri tutti i prodotti non venduti e non consumati. Parliamo di prodotti provenienti perloppiù da supermercati, che non possono essere messi in vendita perchè danneggiati, lesionati, ammaccati, con l'etichetta scollata o prossimi alla scadenza. Invenduti perchè non perfetti da attrarre l'attenzione del consumatore. Merce che viene direttamente eliminata durante la prima analisi e selezione in magazzino. Un lavoro che ha messo insieme: università, caritas, parrocchie, supermercati.
Mi ritorna in mente Robin Hood. Un Robin Hood (e la sua squadra di fedeli compagni) del 2010, con un nuovo obiettivo: donare ai poveri lo spreco dei ricchi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

imparato molto