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venerdì 30 aprile 2010

Lo spreco dei ricchi per i poveri

Mi ricordo di Robin Hood (insieme ai suoi compagni), il bandito dal buon cuore che rubava ai ricchi per redistribuire ai poveri, secondo alcuni della cultura giapponese ed estone. Interpretazioni a parte, la sua filosofia di vita e d'azione sembra sposarsi molto bene con una proposta interessante che arriva dalle facoltà di Agraria e di Sociologia dell'Università di Bologna: il Last Minute Market.
Il Last Minute Market è il risultato positivo di un prodotto tra due quantità negative, matematicamente parlando. L'oggetto della discussione è lo spreco, definito come il più grande fallimento del mercato: tutto ciò che resta invenduto, che non viene acquistato e che, di conseguenza non è consumato. Lo spreco, in questi termini, ha un duplice impatto. Crea le due quantità negative: impatto sull'economia e impatto sull'ambiente. Una possibile soluzione positiva a due elementi negativi è il Last Minute Market. Una rete di attori che lavorano insieme per donare ai poveri tutti i prodotti non venduti e non consumati. Parliamo di prodotti provenienti perloppiù da supermercati, che non possono essere messi in vendita perchè danneggiati, lesionati, ammaccati, con l'etichetta scollata o prossimi alla scadenza. Invenduti perchè non perfetti da attrarre l'attenzione del consumatore. Merce che viene direttamente eliminata durante la prima analisi e selezione in magazzino. Un lavoro che ha messo insieme: università, caritas, parrocchie, supermercati.
Mi ritorna in mente Robin Hood. Un Robin Hood (e la sua squadra di fedeli compagni) del 2010, con un nuovo obiettivo: donare ai poveri lo spreco dei ricchi.

domenica 25 aprile 2010

Un 25 aprile di commozione


Commozione. La parola chiave di questa giornata, di questa Liberazione nazionale, oggi a Monte Sole, una bellissima e serena località a 30 km da Bologna. Commozione nel canto partigiano del gruppo corale di Marzabotto. Commozione negli occhi delle donnine ultrasettantenni sedute in piazza a ricordare il passato. Commozione nei gesti dei parenti dei partigiani morti a Monte Sole per la resistenza. Commozione nelle parole pronunciate a singhiozzi dell'onorevole Olga D'Antona. Commozione e stimolo nel discorso di Niki Vendola. Una giornata di incontro tra generazioni. Di silenzio. Di riflessione. Di forte senso di umanità percepito dai sorrisi, dai cori, dalle mani. Una giornata di vera commozione e di rafforzamento di un legame con la storia, con la memoria, con tutte le generazioni.