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lunedì 28 marzo 2011

Casale è donna

Casal di Principe. Corso Umberto I, il principale. Parcheggio (la fortuna è con me). Faccio un giro intanto che aspetto di parlare con il Dottore. Una signora mi guarda. Faccio un altro giro. La signora mi guarda ancora, con maggiore intensità. Si avvicina. Cominciamo una conversazione. Scopro che le donne di Casale non camminano a piedi. Le donne di Casale girano solo in macchina. Le donne che vedi camminare a piedi o andare in bicicletta sono solo le straniere. Ecco perchè mentre camminavo tutti mi fissavano in modo strano e incuriosito. Daltronde, qui anch'io sono considerata una straniera. Un'altra dinamica locale da studiare e da capire. La giovane signora dalla voce acuta prima di andare via mi cerca. Mi saluta sorridendo e m'invita a citofonarla qualora avessi bisogno di qualcosa. Non so perchè, ma penso che in questa cittadina mi troverò bene.

domenica 20 marzo 2011

VIVAPotenzaVIVA


Quest'anno la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime di mafia si è svolta a Potenza, in Basilicata. Una regione e una città confinante con importanti territori mafiosi. Un luogo di passaggio per armi e droga dirette in Calabria o in Puglia. Potenza è una città quartiere. Un agglomerato di cemento, il vero padrone da molti anni ormai. Particolarmente suggestivo è stato entrare nel Rione Cocuzzo, dove è stato costruito nel 1973 il famoso Serpentone, da un progetto di Francesco Di Salvo, lo stesso architetto delle Vele di Scampia. Un complesso di case popolari pensato per accogliere 5 mila persone. Oggi se ne contano 8 mila. Persone che hanno imparato a convivere con le scritte "Lavori in corso". Che stanno ancora aspettando la famosa riqualificazione urbana di via Tirreno. Che hanno visto il loro rione diventare il punto di riferimento dello spaccio di droga per l'intera città. Guardare l'enorme luna piena da questo luogo, durante la veglia di Don Ciotti ascoltando le testimonianze dei parenti delle vittime di mafia è stato fondamentale. E' stato il segno di un cambiamento possibile. Di un'attenzione che cambia direzione spostandosi nella vera realtà. Quella realtà facile da evitare. Volutamente ignorata e non ascoltata.
Eravamo in 80 mila unito contro tutte le mafie proprio da questo luogo, la Lucania, la "terra di luce". Per restituirgli una dignità e un'attenzione in più. Con la speranza e l'impegno da parte di tutti noi di immaginare, scegliere e costruire un mondo più giusto, perchè in fondo, ne vale ancora la pena. Per tornare tutti a VIVERE veramente, rispettando noi stessi e tutto ciò che ci circonda.

domenica 6 marzo 2011

10 motivi per cui vale la pena

La mia Carta Costituente. Le 10 motivazioni per cui secondo me vale la pena vivere...e continuare a sperare.

- l'abbraccio caldo di mia nonna sul divano
- la grappa con tonino la domenica dopo il pranzo
- innamorarsi
- il fiano di Avellino
- la cena preparata con passione per qualcuno a cui tieni
- il mare, soprattutto in inverno
- la pizza
- il coraggio e la forza di affrontare un momento difficile e la soddisfazione di averlo superato
- gli amici veri, quelli che continuano a starti accanto e ad amarti nonostante tutto
- le favole, lette ad alta voce insieme a qualcuno che ami