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venerdì 26 novembre 2010

Un Ponte di affari

I Padrini del ponte. Affari di Mafia sullo stretto di Messina. E' il testo uscito ad aprile di Antonio Mazzeo, sulla base di una documentazione che privilegia le fonti giudiziarie, l'analisi di innumerevoli denunce e indagini sugli interessi criminali attorno alla costruzione del ponte sullo stretto. Sinistra Universitaria e l'Associazione Antimafia NoName giovedì 25 novembre hanno dato l'opportunità a tutta l'Università di Bologna di incontrare e ascoltare l'autore.
Il ponte sullo stretto di Messina. Una storia che va avanti da almeno 30 anni. Da quando è nato questo ponte ha molti padrini. Non si parla solo di promotori istituzionali. E' una vera e propria opera criminale che coinvolge non solo le organizzazioni criminali italiane ('ndrangheta e cosa nostra soprattutto), ma in particolare quelle transnazionali. Tra queste c'è la famiglia del clan Rizzuto, la quale, partita da Agrigento, è diventata una delle più potenti famiglie in Canada nella gestione dei traffici di droga e di armi. I padrini del ponte sono anche i padrini delle guerre mondiali (come Iran e Afganistan), del cemento e dell'informazione. Cinque anni fa la famiglia Rizzuto si è proposta con 6 milioni di dollari per poter entrare nella fase di progettazione del ponte. Finora non è stato ancora costruito proprio per mancanza di soldi. Il governo italiano ci metterebbe solo il 15% della spesa totale. Il resto deve finanziarlo un privato. Il clan Rizzuto entra così in gioco. Il ponte sullo stretto di Messina ha un altissimo valore simbolico. Quest'opera farebbe passare alla storia il soggetto politico che riuscirà a realizzarlo. E questo gli darebbe una fortissima legittimità politica. L'idea del ponte è un'idea vincente perchè porta non solo consenso politico, ma anche tanto denaro a molti. I cantieri sono aperti da anni. Ed è da anni che si consumano, o meglio si rubano soldi ai fondi Fas per lo sviluppo (stimati almeno 1300 milioni).
L'Italia sta diventando il paese delle "emergenze". Un business creato sulle emergenze e sui commissariati speciali: emergenza rifiuti in campania, emergenza terremoto in abruzzo, emergenza frane. Un sistema utile al guadagno di alcuni a spese dei cittadini. Questa rabbia e tutta questa indignazione devono diventare un grande movimento di massa che possa orientare le scelte di coloro che ci dovrebbero rappresentare verso i diritti di tutti senza privilegiare pochi.

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