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giovedì 22 febbraio 2007

Firma per l' India

Prima la gente poi i brevetti. Firma anche tu per salvaguardare il diritto di milioni di persone a ricevere i farmaci salvavita. La compagnia farmaceutica Novartis ha fatto causa al Governo Indiano perché permette la produzione di farmaci generici dai costi contenuti. Se vincerà, milioni di persone in tutto il mondo potrebbero perdere l'unica fonte di medicinali a prezzi accessibili. Chiediamo a Novartis di fermarsi e di rinunciare all'azione giudiziaria contro il Governo Indiano!
L'India produce farmaci di importanza vitale per i Paesi in Via di Sviluppo. Più della metà dei medicinali utilizzati per curare l'Aids nei Paesi più poveri sono prodotti in India. Anche Medici Senza Frontiere usa i farmaci indiani per trattare l'80% dei suoi 80mila pazienti sieropositivi. Se Novartis vincesse la causa, l'India sarà costretta a modificare la sua legge e dovrà concedere più facilmente i brevetti sui medicinali. Per i produttori di farmaci generici diventerà quasi impossibile continuare a vendere medicinali uguali a quelli delle multinazionali, ma molto meno costosi. La vita di milioni di persone che in tutto il mondo sono curate con i farmaci made in India sarà in pericolo.
IL DIRITTO ALLA VITA VIENE PRIMA DEL DIRITTO A FARE PROFITTI. CHIEDI A NOVARTIS DI RINUNCIARE ALL'AZIONE GIUDIZIARIA CONTRO IL GOVERNO INDIANO.
Firma la petizione >> NOVARTIS non può chiudere la farmacia dei Paesi poveri.
New Delhi/Roma, 29 gennaio 2007- La compagnia farmaceutica Novartis insiste nel voler portare avanti una causa contro il Governo Indiano per impedire la produzione di farmaci di qualità a basso costo, in concorrenza con i medicinali prodotti dalla multinazionale. Sono già oltre 250mila, da più di 150 Paesi nel mondo, le persone che hanno firmato la petizione lanciata da Medici Senza Frontiere, insieme all’Indian Network for People with HIV/AIDS (INP+), al People’s Health Movement e al the Centre for Trade and Development (Centad), per chiedere alla Novartis di rinunciare al giudizio.
Lo sviluppo di una così attiva industria di farmaci generici è stato possibile perché l’India, fino al 2005, non riconosceva i brevetti sui medicinali. Le industrie locali hanno dunque potuto, legalmente, produrre versioni generiche dei farmaci prodotti dalle multinazionali. Dal 2005 l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha imposto anche all’India di varare una legge sui brevetti. Fortunatamente il Governo e il Parlamento indiani hanno approvato una legge molto attenta all’equilibrio tra i diritti dei pazienti e gli interessi delle grandi multinazionali del farmaco.
Novartis ha impugnato gli articoli di legge che limitano la concessione di brevetti ai soli prodotti veramente innovativi escludendo la concessione del brevetto per i banali miglioramenti apportati su sostanze già note. Se Novartis dovesse vincere e la legge indiana fosse cambiata, per le multinazionali occidentali sarà assai più facile brevettare i farmaci in India, o prolungare i brevetti, di fatto impedendo la produzione di quegli equivalenti generici a basso costo che sono diventati cruciali nella lotta alle pandemie nei Paesi più poveri.

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