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domenica 25 maggio 2008

Gomorra

Gomorra è un termine che deriva dall’ ebraico: עֲמוֹרָה, cioè Amora, la quale rappresenta una delle "cinque città della pianura" (la più nota delle quali è Sodoma) distrutte da Dio, secondo la narrazione della Bibbia, per la corruzione dei loro abitanti. La sua distruzione è narrata in Genesi 19. Secondo il testo biblico era situata nei pressi del Mar Morto. Tradizionalmente la distruzione di Gomorra è stata attribuita allo stesso peccato che aveva causato la distruzione di Sodoma, quindi il nome di Gomorra nella letteratura antica è sempre citato o in associazione con il nome di Sodoma ("Sodoma e Gomorra"), o per sostituirlo. Spesso Gomorra viene usato come sinonimo di corruzione e decadimento morale e umano.

Dopo il romanzo di Roberto Saviano, Matteo Garrone prova a riprodurre la realtà delle Vele di Secondigliano e la vita a Casal di Principe, entrambe sotto il dominio camorristico. Meno coinvolgente e provocatorio del romanzo, il film, con una narrazione tutt’altro che lineare, si ferma all’osservazione e alla conoscenza del sistema camorristico. Il punto di vista resta quello esterno, da parte di chi guarda le cose da una zona libera, pulita, senza esserne coinvolto davvero. Il romanzo, diversamente, è coraggioso. E’ temerario e pronto ad alzare la testa e guardare in faccia Francesco Schiavone o Salvatore Giuliano.
Il film non lascia una soluzione, perché non c’è. E’ un messaggio di completa impotenza nei confronti de ‘o sistema. Si parla di una criminalità internazionale presente e difficile da cambiare. Non esiste diagnosi di recupero. Non è ancora stato inventato un vaccino sicuro per queste terre campane. In questo barlume di impotenza, forse restano solo due le immagini che restituiscono una speranza per un cambiamento possibile. Il sopraffino sarto Pasquale che smette di mettere la sua arte al servizio del lavoro nero finanziato dai clan e destinato all´alta moda mondiale del "made in Italy". E il neolaureato Roberto che si ribella al datore di lavoro, che tratta rifiuti tossici per conto di rispettabilissimi interlocutori del nord Italia.


Aldilà dello spettacolo cinematografico, le immagini del traffico di rifiuti tossici da seppellire nelle cave abusive del napoletano, i depositi di armi nascosti insieme alle bufale del casertano, gli adolescenti che imparano a diventare uomini alla scuola delle armi e aspirano ad essere affiliati ai clan per avere la moto e i vestiti buoni, le donne-imprenditrici che gestiscono i soldi…chiamano ad un attento esame di coscienza.
‘O sistema è un’ azienda che produce potere e ricchezza, violenza e controllo capillare, i quali costituiscono l’architettura di questo enorme fenomeno dove lecito e illecito non hanno confine, dove principi giuridici, leggi, stato di diritto non esistono.Gli stessi imprenditori che operano nella “legalità” hanno bisogno di manodopera a costo quasi zero procurata dal ‘O sistema e non potrebbero perciò vivere senza di esso. L’illegale sta alla base di ciò che appare legale.

1 commento:

Thommy Kistalight ha detto...

Hello from Sweden!

Don´t know enough Italian to read your blog. But it is a nice picture "Vele di Secondigliano e la vita a Casal di Principe".
We have used it in a blog to confirm our solidarity with Roberto Saviano and his book Gomorra.
Greetings from Kista in Stockolm Sweden.